Durante il mese di agosto 2014 ho scritto un post dal titolo “Agosto:_attenzione_a_staccare_la_spina”. Riflettevo su come conciliare un meritato riposo con un minimo di servizio a tutti quei mercati che ad agosto non si fermano.
Oggi voglio parlare dello stesso tema ma dal punto di vista opposto.
Lo spunto me lo offre un libro che sto leggendo “Love – L’economia spiegata con le canzoni dei Beatles” di F. Rampini. “Le nuove tecnologie da un lato facilitano il nostro lavoro, dall’altro cancellano ogni frontiera tra lavoro e tempo libero… secondo uno studio gli americani vanno a controllare sul display del cellulare messaggi e posta elettronica di tipo professionale per 13,5 ore al giorno … il 38% consulta le e-mail sul telefonino anche durante i pasti in famiglia …”
La riflessione che suggerisco è che una tale “full immersion” sui temi lavorativi è dannosa, non solo come è ovvio per la vita privata, ma anche per l’attività professionale.
Continua Rampini: “… fino a qualche tempo fa la perdita del tempo libero colpiva soprattutto chi era ai vertici della scala gerarchica. Oggi invece sono proprio loro a permettersi un ripensamento. I Vip si sono ripresi il diritto a staccare la spina durante i week end e le vacanze”. Hanno capito che per svolgere meglio la loro attività devono far riposare e distrarre il cervello. Il rischio altrimenti diventa quello di farsi travolgere dai problemi e di non essere più razionali nell’affrontarli.
Barack Obama, non appena finito il discorso alla nazione dopo la decapitazione del giornalista americano James Foley da parte dei Jihadisti, se n’era tornato sul campo di golf e per questo fu criticato da molti. La Casa Bianca rispose: “le vacanze servono al presidente per mantenere il giusto distacco, ridurre lo stress, prendere con lucidità e senza affanno le decisioni giuste nell’interesse del Paese”.
Dopo aver fatto le giuste proporzioni, riflettiamo se può valere anche per noi.